Acquisti complementari
Acquisti riguardanti prodotti che possono essere abbinati in base al momento d'uso, alla similitudine merceologica, alla marca.
La realizzazione dell’esposizione in base al concetto di aggregazione può seguire logiche differenti:
• Categorie consequenziali o complementari, basate su un criterio di comune utilizzo, come, per esempio, disinfettanti in fianco a cerotti medicati
• Momento d’uso, che comprende oggetti utilizzati in contemporanea (apparecchi umidificatori ed emulsioni balsamiche)
• Stagionalità d’acquisto (prodotti solari e dimagranti)
• Similitudine merceologica che costituisce la formula espositiva tradizionale, dove gli articoli sono presentati per affinità di vario genere (alimenti, supporti per l’alimentazione, giochi, igiene per l’infanzia)
• Marca (particolarità tipica per le linee cosmetiche).
Compito dell’applicazione di queste tecniche è quello di creare interesse e stimolare il cliente ad acquisti complementari. Una corretta superficie espositiva deve indurre il consumatore a soffermarsi di fronte ai prodotti, ma deve anche trasmettergli messaggi evocativi e coinvolgenti.
Queste regole sono il derivato del comportamento d’acquisto che è cambiato, così come cambiate sono le nostre abitudini: siamo sempre meno serviti e più esposti al libero servizio. Lo dimostra chiaramente il modo di fare la spesa che, il più delle volte, sta diventando l’equivalente di fare shopping, vale a dire che riusciamo sempre meno a pianificare i nostri acquisti. Siamo passati dalla famosa lista della spesa a una virtuale, che ci accompagna per tutto il tempo durante la nostra esperienza d’acquisto davanti agli scaffali di un supermercato. Le corsie dei negozi le percorriamo attraversati da un mix di curiosità e attenzione.
Anche la farmacia -che in un mondo che corre, per troppo tempo ha segnato il passo- dovrà sempre più tener conto di queste nuove situazioni.