Analisi del rischio

Uno dei metodi del problem solving, cioè la strategia che aiuta il farmacista manager a risolvere i problemi.

Uno dei metodi utilizzati per essere preparati nell’affrontare i rischi che incombono su un’azienda è quello di valutare la loro pericolosità. Si opera nella seguente maniera.
Si elencano i rischi che possono minacciare l’impresa. A ciascuno viene assegnato un grado di probabilità e uno di pericolosità, dove per pericolosità si intende il possibile impatto su fatturato e utili, usando, per esempio, una scala a cinque punti (da 1 a 5). A un fenomeno poco probabile viene assegnato il valore 1, a uno molto probabile il valore 5. I valori intermedi (2, 3, 4) rappresentano gradi crescenti di probabilità che si realizzi. Lo stesso si fa con la pericolosità: 1 vuol dire poco pericoloso, mentre 5 è il massimo grado. Moltiplicando probabilità per pericolosità avremo il livello di rischio del fenomeno.
Esempio:


Probabilità
Pericolosità
Totale
Evento A
3
1
3
Evento B
2
2
4
Evento C
1
5
5
Evento D
5
2
10
Evento E
1
3
3

È evidente che il massimo grado di pericolosità è quello legato all’evento D. Da tener d’occhio anche l’evento C, però, poco probabile ma potenzialmente molto dannoso.

A questo punto, sarà opportuno cautelarsi contro tali fenomeni. Il grado di prevenzione/protezione contro i rischi che si potrà ottenere dipenderà dal tipo di rischio:
-se il rischio fosse costituito da un possibile intervento normativo, si potrà fare ben poco, almeno a livello di un singolo farmacista;
- se si trattasse di una possibile minaccia da parte di un concorrente, qualcosa si potrebbe fare (giocare d’anticipo con politica di prezzi aggressiva, revisione dell’assortimento, azioni di merchandising…);
- nel caso in cui il problema fosse quello di non perdere collaboratori particolarmente efficaci, si potrebbe agire preventivamente con incentivi monetari (aumento di stipendio e/o bonus), oppure con altri interventi (piano di formazione, allargamento delle competenze assegnate).