Asma

Malattia respiratoria cronica caratterizzata da dispnea, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse, varibili per frequenza e intensità.

L'asma è una malattia respiratoria cronica i cui sintomi più evidenti sono la dispnea, il respiro sibilante, un senso di costrizione toracica e la tosse, che possono variare nel tempo nella loro comparsa, frequenza e intensità. Questi sintomi possono essere scatenati o peggiorati da altri fattori, come infezioni virali, allergeni, fumo di tabacco, esercizio fisico e stress.

L’asma è una malattia eterogenea, esistono cioè diversi tipi di asma. Il più comune è l’asma allergica che è anche quella più facilmente riconoscibile, perché spesso associata con una storia passata e/o familiare di malattie allergiche come l’eczema, la rinite allergica, o l’allergia a farmaci o alimenti. Ma molte altre possono essere le cause che la determinano, dalla inalazione di sostanze chimiche, alle infezioni delle vie respiratorie, all’asma da farmaci e da cambiamenti ormonali, come la gravidanze. Importante è individuarne la presenza e, in questo, può essere utile il consiglio del farmacista.

Le linee guida delle Società scientifiche suggeriscono alcune domande che anche il farmacista può porre di fronte a un sospetto di asma:

    - Ha mai avuto attacchi di difficoltà respiratoria a riposo, di giorno e/o di notte, o dopo aver svolto attività fisica?
    - Ha mai udito fischi o sibili nella respirazione, a riposo di giorno e/o di notte, o dopo un esercizio fisico?
    - Ha mai avuto tosse fastidiosa, specialmente di notte, oppure dopo attività fisica?
    - Il raffreddore si trasforma facilmente in bronchite, oppure impiega più di 10 giorni per guarire?
    - Ha assunto dei farmaci antinfiammatori non steroidei o dei beta bloccanti?
    - La difficoltà di respiro si manifesta soprattutto durante o dopo i pasti, nelle ore notturne o quando assume la posizione supina?
    - Ha mai avuto difficoltà respiratoria e/o tosse secca, inalando profumi intensi?
    - Ha mai bruciori al petto, rigurgiti acidi oppure nausea?
    - Quando c’è molto smog o volano i pollini ha mai avuto difficoltà a respirare o udito fischi o sibili nel respirare?
    - Ha mai avuto la sensazione di un liquido che scende dal naso alla gola, con raucedine, congestione o secrezioni nasali?

Se la persona risponde positivamente a più di una di queste domande esiste la concreta possibilità che il disturbo lamentato possa dipendere dall’asma. Va, quindi, consigliato al pazienti di rivolgersi al medico per gli accertamenti del caso.   


L'importanza dell'aderenza terapeutica nell'asma

Neppure la migliore terapia e il più appropriato dei farmaci possono essere efficaci, se non vengono assunti in modo corretto e continuativo. Purtroppo, l’esperienza clinica e gli studi condotti sia nell’asma, sia nella Bpco, evidenziano che soltanto una minoranza dei pazienti è in grado di utilizzare correttamente i device per l’assunzione dei farmaci inalatori, spesso a causa di un’insufficiente educazione all’impiego, di una scarsa manualità/capacità respiratoria o di un’imperfetta coordinazione tra erogazione e inalazione. In aggiunta, molti pazienti non attribuiscono un reale valore terapeutico al farmaco inalatorio, perdendo presto la motivazione iniziale al trattamento, o abbandonano o diradano le assunzioni al primo miglioramento dei sintomi. Il farmacista può fornire un supporto educativo e motivazionale strategico al paziente, su tutti questi fronti: promuovendo una maggiore consapevolezza del carattere cronico evolutivo della malattia e dell’importanza di una terapia regolare nel tempo; sottolineando la dimostrata efficacia della terapia inalatoria, ma anche il venir meno dei miglioramenti ottenuti se interrotta; educando il paziente al corretto uso dell’inalatore e verificando che abbia compreso le istruzioni e che sia in grado di applicarle; invitando il paziente a rivolgersi al medico per una verifica della terapia qualora si dimostri insoddisfatto dell’esito ottenuto, o quando il consumo delle confezioni di farmaco dei clienti abituali appaia incompatibile con una terapia regolare ed efficace.