Catena di comando

In ogni struttura organizzata esiste una catena di comando. Ogni operatore deve sapere da chi riceve istruzioni e a chi deve riportare. Questa figura deve essere rappresentata da una sola persona. Si tratta di un principio particolarmente importante e le conseguenze della mancata osservanza sono particolarmente dannose. Si tratta di una regola valida anche nelle strutture di carattere familiare.

Nella struttura della farmacia, l’autorità ultima risiede nella figura del titolare. Soltanto lui può distribuire ruoli e competenze, chiarendo in maniera esplicita estensione e limiti alle posizioni sottostanti. A ogni delega di autorità corrisponderà, immancabilmente, a una delega di responsabilità. All’interno di queste responsabilità, assegnate o delegate, non potrà mancare quella della comunicazione, verso l’alto e verso il basso. 

Ogni collaboratore, infine, investito di responsabilità sull’attività assegnatagli, deve essere posto nelle condizioni di prendere decisioni in autonomia. Non è possibile attribuire responsabilità senza che vi corrisponda la possibilità di decidere.

Indipendentemente dall’attenzione posta nel disegnare una chiara struttura formale, in realtà poi in tutti i contesti lavorativi si creano nel tempo aggregazioni che danno luogo a una struttura di tipo informale, con i suoi leader e i suoi seguaci. Spesso la struttura informale funziona da legame, agevola i rapporti e le relazioni richieste dalla struttura formale, includendo, talvolta, anche il titolare della farmacia.
Nella maggior parte dei casi la struttura informale non influenza né in senso positivo né in quello negativo lo svolgersi delle attività di lavoro. L’unico caso in cui può rivelarsi controproducente è quando i suoi obiettivi si pongono in contrasto con quelli strategici e operativi della farmacia.

Analizzare la propria farmacia dal punto di vista dei principi organizzativi può fornire utili indicazioni, per migliorare il rendimento dei collaboratori e il livello di soddisfazione dei clienti.