Controllo di gestione

Fornisce una visione complessiva e significativa della propria attività in termini qualitativi, ma soprattutto quantitativi.

Il controllo di gestione è lo strumento principale per una gestione consapevole dell’impresa, perché fornisce una visione complessiva e significativa della propria attività in termini qualitativi, ma soprattutto quantitativi, e cioè attraverso la rappresentazione di fenomeni misurabili e confrontabili. Esso deve aiutare a identificare le aree critiche e i fenomeni problematici e supportare l’imprenditore nella determinazione tempestiva delle azioni correttive.

Il farmacista che si dota di un buon controllo di gestione sarà facilitato nella comprensione degli aspetti economici che caratterizzano la propria attività, potrà identificare con maggiore chiarezza eventuali problematiche gestionali e intervenire conseguentemente su quelle che riterrà le leve più efficaci per indirizzare la propria attività futura.

Il mercato è l’ambiente in cui si muove l'imprenditore. È dal mercato, infatti, che l’imprenditore riceve i segnali in base ai quali costruire la propria strategia, è il mercato che detta i vincoli economici e che fornisce anche le risorse necessarie all’attività di impresa. Come ogni “ambiente”, il mercato presenta opportunità e avversità. Come abbiamo detto l’imprenditore dovrà cercare di prevedere al meglio le avversità e, se possibile, contrastarle o evitarle e dovrà, inoltre, attrezzarsi, per cogliere in modo vantaggioso le opportunità.

L’imprenditore dovrà allora dotarsi delle risorse necessarie (principalmente del tempo) per mantenersi aggiornato su tutti i fattori più determinanti: in primis l’evoluzione normativa legata al proprio settore, le tecnologie disponibili, il mondo del lavoro, le indagini di marketing, e via dicendo.

Un aggiornamento costante attraverso la lettura delle riviste di settore, il confronto con i propri colleghi, la partecipazione ai convegni, la consultazione dei propri consulenti, aiuterà ad avere una visione sistematica sui fattori che più caratterizzano il mercato in cui opera e ad essere, quindi, in grado di ricevere gli stimoli per concepire le proprie strategie, anticipare possibili criticità, cogliere al meglio eventuali opportunità.

Questo approccio non richiede una formazione particolare. Si tratta soprattutto di maturare la consapevolezza di non essere semplicemente un fornitore di servizi, ma un organismo economico che, compatibilmente con le proprie risorse e nel rispetto delle proprie istanze etiche e deontologiche, è in grado di tracciare il proprio percorso di crescita economica con consapevolezza e determinazione.

A differenza dei fenomeni ambientali  e del mercato, le variabili aziendali ricadono sotto il controllo dell'imprenditore, che deve prendere continuamente decisioni che influenzano l'attività aziendale. Egli esercita questo potere decisionale soprattutto nell’acquisizione delle risorse necessarie all’attività aziendale. Si elencano le fasi più significative per le quali è determinante l’intervento dell’imprenditore:

a) Acquisizione delle risorse: umane, strumentali, finanziarie
b) Controllo e indirizzo dei processi gestionali
c) Promozione dell’attività.

Il controllo di gestione è l’insieme degli strumenti che permette all’imprenditore di pianificare l’acquisizione delle risorse e di valutarne poi l’impatto sulla gestione.

La valutazione non dovrà riguardare soltanto la misurazione del risultato finale (principalmente realizzazione di un profitto), ma anche la valutazione delle variabili caratterizzanti tutto il processo aziendale e, quindi, anche delle fasi intermedie. Questo perché un valido controllo di gestione deve favorire non soltanto un risultato economico positivo, ma mettere in grado l’imprenditore d’intervenire costantemente e con consapevolezza su tutto il processo gestionale.

Ma come realizzare un controllo di gestione efficace?
Molte aziende, e quindi anche le farmacie, si trovano ad affrontare uno scenario economico sempre più dinamico e complesso: molti fattori determinanti sono in continuo cambiamento e vanno costantemente monitorati: la tecnologia, i gusti dei consumatori, le norme di riferimento, la capacità competitiva dei concorrenti, le modalità di approvvigionamento, e così via.
In risposta a queste esigenze di controllo si sono sviluppate una serie di strumenti e di procedure utili a pianificare le azioni da intraprendere, a impiegare al meglio le risorse aziendali, a rilevare i risultati conseguiti e a confrontarli con quelli preventivati, al fine di poter evidenziare eventuali scostamenti.

Pianificare la gestione aziendale significa:
• effettuare previsioni sulla presumibile evoluzione dell'ambiente entro il quale si muoverà la propria azienda;
• definire gli obiettivi;
• individuare le strategie per il loro raggiungimento;
• valutare i risultati e le circostanze che hanno reso critico il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
• riformulare, quando necessario, gli obiettivi o individuare strategie alternative per conseguirli.

Per un imprenditore che intende affrontare la propria attività con consapevolezza e determinazione, i sistemi di pianificazione e controllo vanno, pertanto, considerati come un vero e proprio fabbisogno.

Pianificare significa ipotizzare uno scenario futuro, identificare obiettivi raggiungibili, promuovere e formulare decisioni di carattere strategico dell’azienda e, infine, individuare le risorse indispensabili al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Successivamente, gli obiettivi e le strategie così definite devono essere tradotti nel breve termine in programmi di azione. Per pianificare con consapevolezza lo strumento del budget diventa fondamentale.