Farmacia narrativa e Sanità narrativa

Recente metodologia che non si limita ad analizzare gli effetti clinici di una patologia, ma obbliga a considerare anche la storia del paziente.

La “Farmacia narrativa” è un prolungamento della “Medicina narrativa”, un concetto e poi una metodologia abbastanza recente, che non si limita ad analizzare gli effetti clinici di una patologia, ma obbliga a considerare anche la storia del paziente. La sua narrazione e il suo vissuto diventano così strumento utile non soltanto nel rapporto medico/paziente, ma anche nel colloquio paziente farmacista o, in modo più ampio, per tutti i vari operatori sanitari impegnati nell’assistenza al malato: infermieri, terapisti, educatori, psicologi, assistenti sociali, e così via (e allora si parla di “Sanità narrativa”).
Grazie alla Sanità narrativa vengono coinvolte e condivise le conoscenze di tutti i sanitari, al fine di migliorare la qualità della cura. È tutto il team di lavoro, infatti, che può e deve partecipare alla conoscenza del malato, per capire come intervenire e come favorire una migliore aderenza terapeutica. Peraltro il farmacista, coordinato con il medico, può assume un ruolo fondamentale, promuovendo un colloquio autorevole e professionale sul corretto uso del farmaco (tanto importante nel processo di cura), che se non approfondito potrebbe determinare una minor aderenza alla terapia.
L’utilizzo della narrazione come metodologia, inoltre, può essere applicato in ogni contesto di cura, perché permette di far interagire  i diversi punti di vista, in modo da poter lavorare meglio in équipe e rafforzare le motivazioni dei singoli operatori. La farmacia narrativa, per esempio, aiuta il farmacista a conoscere meglio il senso della sua professione, a rafforzarne le motivazioni, a lavorare in equipe con il proprio team professionale. Inoltre, può aiutare a individuare, attraverso la raccolta anonima di narrazioni prodotte all’interno della struttura, i punti di forza e di debolezza della squadra, da poter poi approfondire per accrescere sia il proprio ruolo, sia quello del team. Può così servire per migliorare il lavoro dell’intera équipe, in modo da presentare all’esterno un’immagine della farmacia positiva e credibile.