Layout ambientale

Il negozio comunica ed è luogo d’incontro, d’informazione e di confronto. Per questo è importante il suo impatto visivo, olfattivo, auditivo.

È passato il tempo in cui un negozio, in maniera molto superficiale, era vissuto come un semplice contenitore di merce. Oggi questo stesso spazio comunica, suscita sensazioni, produce emozioni, vende immagini, crea stati affettivi stimolando l’ingresso e l’acquisto.
Riuscire a trasmettere emozioni attraverso un punto vendita è la nuova sfida dello store manager (ma anche del titolare di farmacia), una sfida che è possibile vincere solamente conoscendo alla perfezione il consumatore, il suo stato d’animo, le sue aspettative e cercando di offrire a tutto una soluzione. Era inevitabile che la distribuzione al dettaglio -dalle grandi superfici ai negozi di vicinato- si adeguasse ai nuovi modelli di comportamento di individui sempre più portati a interagire direttamente con il prodotto, senza che barriere e diaframmi si interponessero in questo rapporto.

Numerose analisi hanno dimostrato come il negozio ideale è quello in cui i clienti si prendono “il loro tempo” cercando, toccando, curiosando tra i prodotti esposti, vivendo sensorialmente questo processo di ricerca. Prezzo, risparmio, convenienza sono emersi come fattori costitutivi del negozio ideale soltanto in un ristretto numero di interviste condotte sul consumatore, mentre è stato riservato enorme rilievo all’ambiente e alla sua atmosfera.

È profondamente cambiato il punto vendita, mettendo in atto un rinnovamento che l’ha progressivamente portato a essere luogo d’incontro, d’informazione e di confronto. Anche la farmacia, che per certi mercati ha perso il privilegio dell’esclusiva, non si è sottratta a questa trasformazione, anche se, in taluni casi, deve ancora superare una fase di incertezza e trovare soluzioni più allineate ai nuovi stili di vita e di comportamento del cliente.

I colori
Parlando di ambienti diventa impossibile non fare riferimento ai colori delle pareti, del soffitto e degli arredi che spiccano tra la miriade di confezioni presenti sugli scaffali. È francamente difficile stabilire con precisione una gamma di colori tipici delle strutture e degli ambienti della farmacia. Possiamo limitarci a suggerire alcune prime indicazioni sull’utilizzo tradizionalmente prevalente delle tinte. È noto che il colore, così come il materiale e la forma, è un elemento soggettivo, legato, cioè, alle esigenze e ai giudizi dei singoli individui. Per ognuno di noi la preferenza per un colore cambia in funzione del soggetto, del momento, dello stato d’animo e di altri fattori esterni. Ambienti tinteggiati con colori differenti provocano sensazioni diverse, influenzandoci sia psicologicamente, sia fisiologicamente.

Rosso
È il simbolo della forza e dell’aggressività. Nelle grandi superfici, se usato in misura eccessiva, provoca tensione. Crea, invece, vivacità come elemento complementare e decorativo.
Giallo
Oltre che essere fortemente illuminante è anche il colore più chiaro. Impiegato nei toni caldi e brillanti dinamizza l’ambiente creando animazione. Da evitare decisamente alcune varianti con tonalità di verde.
Blu
I toni chiari danno un senso gradevole e di fresco anche in ambienti particolarmente caldi. Questo colore risulta distensivo, se non vengono utilizzate tonalità scure.
Bianco
Simbolo d’igiene e di pulizia, ha bisogno, come colore primario, di essere unito a tonalità brillanti, per non trovarsi di fronte ad ambientazioni eccessivamente monotone.
Nero
Da utilizzare con molta moderazione. Non disturba solo nel momento in cui non è un colore dominante, ma è inserito come elemento complementare e decorativo.
Verde
È un colore passivo e molto equilibrato, ricorda la natura. Come tale risulta molto distensivo e in alcune sue tonalità è facilmente impiegabile in numerosi ambienti.
Beige
Come il precedente, evocando la sabbia, risulta essere un colore naturale. Poco impegnativo, può essere utilizzato in ambienti di ogni dimensione ed è abbinabile a qualsiasi altro colore.