Legge di Pareto
La sua formulazione più conosciuta dice che in molti contesti più o meno l'80% della ricchezza è in possesso di circa il 20% della popolazione.
Non è una vera e propria legge fisico-matematica, bensì un'osservazione empirica che si riscontra in molti fenomeni economici e sociali.
La sua formulazione più conosciuta dice che in molti contesti più o meno l’ottanta per cento della ricchezza è in possesso di circa il 20 per cento della popolazione. E questo 80-20 (grosso modo) è una ripartizione che riappare in altre occasioni.
Molti operatori fanno l’80% del fatturato con il 20% dei prodotti (e con il 20% dei fornitori); l’ottanta per cento dei risultati è ottenuto nel venti per cento del tempo lavorativo (il resto del tempo è dissipato in operazioni poco o nulla produttive) e così avanti. Le cose non cambiano molto se il rapporto non è 80-20, ma 70-30 o 90-10. La maggior parte dei fenomeni, insomma, non è omogenea.
Per quanto riguarda il farmacista, il fatturato per articolo non si trova nella situazione 80-20, in ragione dell’altissimo numero di referenze trattate da una farmacia, ma ci sarebbe, comunque sia, qualche riflessione da fare sul trattamento da dedicare ai prodotti alto vendenti e a quelli slow-moving.
Bisogna, invece, rendersi conto della ripartizione del proprio tempo, indirizzandolo verso i problemi più importanti, e non disperdendolo con le piccole questioni.
La Legge di Pareto è poi molto utile al farmacista per un’efficace gestione del magazzino è capire quali articoli gestire a scorta e quali no. Successivamente, occorre effettuare una segmentazione delle scorte, in quanto è impensabile applicare le stesse regole e gli stessi parametri di gestione a tutti gli articoli trattati.A tal fine andiamo ora a illustrare un metodo molto utilizzato per perseguire i nostri fini, cioè l’analisi ABC o diagramma di Pareto.
La legge di Pareto, anche nota come legge del 20-80, afferma -come detto sopra- che in uno specifico insieme, una minoranza di fattori (20%) determina la maggioranza delle conseguenze (80%). Questo vuol dire, parlando di un magazzino, che il 20% delle scorte è responsabile dell’80% del valore del magazzino. Come pure, applicando la stessa legge alle vendite, significa che il 20% dei prodotti venduti è responsabile dell’80% del fatturato.
L’analisi di Pareto prevede la classificazione degli articoli formanti le scorte e/o il venduto in ordine decrescente, secondo una determinata grandezza, che potrà essere il costo per le scorte e il fatturato per il venduto. In questo modo si possono identificare gli articoli responsabili di quella fetta maggiore (80%) della grandezza presa in considerazione.
Qualunque sia lo scopo della nostra analisi e qualunque la grandezza presa in considerazione, si procede definendo, in base alle proprie esigenze, tre classi:
• la classe A che indica il 70% (o l’80%) del totale della grandezza considerata
• la classe B che rappresenta l’intervallo tra il 70% (o l’80%) e il 95%
• la classe C che indica gli articoli rientranti tra il 95% e il 100% del totale della grandezza considerata.
Questo è necessario per andare a definire quei pochi articoli, ma con livelli di attività più alti (classe A), che hanno un’incidenza complessiva elevata sul totale del venduto/costo delle scorte, e quelli che, invece, mostrano bassi livelli e hanno un’incidenza complessiva modesta (classe C).
Effettuare una segmentazione delle scorte presenti nella propria farmacia e, successivamente, definire queste classi, ci permette di:
• dare un peso agli articoli e non considerarli tutti allo stesso modo (un farmaco etico strategico carissimo non sarà considerato alla stregua di un pacco di garze)
• organizzare gli inventari
• definire le politiche di gestione e le regole di dimensionamento delle scorte (scorta di sicurezza, lotto di approvvigionamento, periodo di riapprovvigionamento).
Pertanto, l’analisi ABC è fondamentale per implementare un metodo di gestione delle scorte e va effettuata il prima possibile. Al contrario, le scorte risulterebbero essere un insieme indivisibile e diventerebbe, poi, difficile applicarvi precise regole che guidino le necessarie scelte gestionali. A tale scopo, molti gestionali offrono la possibilità di effettuare analisi del tipo ABC, ma è compito nostro conoscere le formule da essi utilizzati, in modo da parametrizzare correttamente il software. In questo modo, una volta definiti tutti i parametri, potremo facilmente ed efficientemente mettere in pratica le nostre scelte strategiche nelle attività di approvvigionamento. Tuttavia, nel caso in cui il nostro gestionale non avesse questa funzionalità, non disperiamo, in quanto potremo comunque sia farlo noi con un semplice foglio di calcolo Excel.