Matrici e mappe
Servono a ordinare un insieme di elementi utilizzando due caratteristiche degli elementi considerati e raggruppando quelli con qualità simili.
Nella loro realizzazione più semplice, mappe e matrici servono a ordinare un insieme di elementi (prodotti, brand, aziende, clienti…) utilizzando due caratteristiche degli elementi considerati e raggruppando quelli con qualità simili (nel caso delle matrici) oppure posizionandoli come punti su un piano cartesiano (nel caso delle mappe).
Da notare che, a patto di disporre di programmi applicativi idonei, si possono creare mappe e matrici con tre, quattro o anche più variabili. La classificazione e il raggruppamento in insiemi omogenei riescono a dare una visualizzazione dei fenomeni e facilitano l’approccio strategico riguardo fatti che interessano la gestione d’impresa.
Vediamo qualche esempio.
Classificazione dei fornitori - possiamo considerare come caratteristiche:
• Fatturato nella farmacia/livello di assistenza al punto vendita
• Margine generato per la farmacia/investimento in promozioni
• Fatturato nella farmacia/investimento pubblicitario.
Nel caso delle matrici, ci accontenteremo di formare quattro sottoinsiemi, e cioè, per esempio:
Aziende fornitrici con alto fatturato e Bassa assistenza al punto vendita | Con alto fatturato e Alta assistenza |
Con basso fatturato e Bassa assistenza | Con basso fatturato e Alta assistenza |
Con i quattro diversi gruppi di fornitori avremo approcci differenziati.
Nel caso delle mappe, non ci si accontenta di raggruppare gli elementi nei diversi comparti, ma si posizionano gli stessi nei diversi quadranti, come punti in un piano cartesiano. Ciò significa che si dà una misura alle diverse caratteristiche (non soltanto “alto/basso” o “molto/poco”).
Usando le caratteristiche dell’esempio precedente, potremmo avere, considerando come asse “x” l’asse dell’assistenza e come asse “y” l’asse del fatturato:
x casa A | x casa B |
x casa D | x casa C |
x casa F | x casa E |
Dove le “x” rappresentano le posizioni delle diverse case.
Anche in questo esempio la visualizzazione rende più chiara la comprensione dei fenomeni. Lo stesso si potrà dire di grafici e istogrammi che trasformano i numeri in qualcosa di visivo, che consente di comunicare meglio i dati.