Sistema automatizzato in farmacia
Sistema di gestione automatica del farmaco gestita dall'operatore tramite software e apparecchiature dedicate.
Esistono due principali tipologie di impianti di gestione automatica del farmaco. Un primo sistema, relativamente semplice, è rappresentato da una serie di moduli costituiti da una sequenza di canali inclinati e destinati a contenere più confezioni dello stesso prodotto. In caso di articoli ad alta sequenza di vendita, la stessa referenza può occupare anche più canali contemporaneamente e non necessariamente tra di loro contigui. Questo per garantire un maggior livello di autonomia, evitando rifornimenti troppo frequenti nell’arco del breve periodo. Per evitare sprechi di spazio la profondità e la larghezza dei canali sono configurabili in base alle quantità e alle dimensioni del prodotto. Variabile è anche la distanza esistente tra un canale e quelli superiori: essa è legata unicamente al formato delle confezioni inserite.
Nel momento in cui, tramite un terminale, l’operatore al banco richiede uno o più farmaci, il software del sistema automatico, che si interfaccia con il server gestionale, trasforma la richiesta in espulsioni simultanee delle varie confezioni. Queste vengono spinte fuori meccanicamente dalle rispettive sedi che, grazie alla loro inclinazione, consentono una discesa, per gravità, su un nastro trasportatore che provvede a indirizzarle verso una prima stazione. In alcuni casi la discesa può essere ammortizzata dal movimento del nastro trasportatore che, consapevole della posizione d’uscita del canale, muovendosi verticalmente, gli si avvicina al momento dell’espulsione. Questa operazione è assicurata dalla pressione di uno stantuffo o dal movimento di un fermo presente sulla parte terminale che, ritraendosi, ne facilita l’uscita. Confezioni delicate o pesanti, come fiale o sciroppi, trovano normalmente posto nei canali inferiori, quelli in prossimità del nastro trasportatore o, nel caso in cui questo si muova anche in senso verticale, in qualsiasi canale prescindendo dalla sua posizione nella struttura.
Come opera il sistema automatico
Una volta completata questa prima fase, per mezzo di un sistema a scivolo elicoidale, o grazie a un piano elevatore o, ancora, tramite una canalizzazione basata sul principio della posta pneumatica, il farmaco arriva alla destinazione finale, che può essere individuale o condivisa anche da più operatori, sempre e comunque a portata di mano. L’utilizzo di uno di questi tre sistemi di trasporto non è casuale, ma viene scelto in funzione dell’ubicazione dell’apparecchiatura, al piano superiore, a quello inferiore o allo stesso livello della farmacia. I tempi, solo apparentemente lunghi nella descrizione del processo, risultano nella realtà molto contenuti e sono, comunque, proporzionati alla distanza esistente tra la posizione della struttura e le postazioni di vendita. Salvo sistemazioni particolari dovute a cause di forza maggiore, si stima che il tempo medio impiegato nell’evasione di un ordine si attesti intorno ai 30 secondi. Grazie alla rapidità garantita dal sistema pneumatico, quello maggiormente utilizzato per superare le distanze e che opera con una velocità di 2 o 3 metri al secondo, questa struttura risulta particolarmente indicata per i prodotti ad alta rotazione.
Il ripristino delle scorte avviene in maniera manuale ed è interamente affidato all’operatore. Ricevuta la merce dal grossista o prelevata dalla giacenza nel magazzino, egli legge il bar code dei vari prodotti tramite un lettore ottico e, contestualmente, un led luminoso e un messaggio acustico provvedono a identificare la posizione del canale in cui inserire le confezioni.
Basate su sistemi modulari, queste strutture risultano particolarmente flessibili, in grado di adattarsi ai vari tipi di ambiente, sia in termini di altezza, sia di lunghezza. La flessibilità di questi sistemi può soddisfare necessità di stoccaggio particolarmente elevate. La struttura può prevedere, se necessario, una sezione refrigerata per la conservazione di farmaci soggetti a temperature controllate. Pur mantenendo un unico nastro trasportatore posto centralmente, è possibile disporre due strutture a canali, poste frontalmente, per raddoppiare la capacità contenitiva. L’esigenza della data di scadenza del prodotto è poco sentita in questo tipo di struttura. L’elevata rotazione dei farmaci contenuti peraltro garantisce, salvo rare eccezioni, l’assenza di questo problema. In ogni caso è prevista la possibilità di “richiamare” eventuali prodotti a partire da un numero di mesi fissato prima di una teorica scadenza.
La seconda tipologia è il sistema robotizzato.