Sistema robotizzato

Sistema costituito da una struttura chiusa all'interno della quale si muovono le braccia meccaniche che movimentano i farmaci.

Sistema costituito da una struttura completamente chiusa e solitamente organizzata con due elementi posti frontalmente e distribuiti sui lati lunghi della struttura. All’interno di queste scaffalature, centinaia di ripiani sovrapposti, distanziati di pochi centimetri l’uno dall’altro, sono destinati a contenere i farmaci. Tra queste due strutture sono presenti uno o due “manipolatori” robotizzati, dotati di pinze e comandati da un computer, che si muovono con rapidità in tutte le direzioni. Apparentemente senza alcun logica questi manipolatori, prelevano, movimentano, sistemano senza commettere errori, una serie infinita di farmaci.

Con una rotazione a 180 gradi ogni braccio può sistemare o prelevare i prodotti in ogni posizione, razionalizzando gli spostamenti, gli spazi, la velocità, allo scopo di ridurre al massimo i tempi di lavoro.

Dopo averne letto il codice a barre e rilevate le dimensioni, questo dispositivo è in grado di collocare le confezioni, con grande precisione, in ogni punto -in “ordine caotico” lo definisce un produttore- in cui ci sia spazio disponibile. Il software del sistema memorizza contemporaneamente le varie posizioni, pronto a trasmetterle al robot nel momento in cui i prodotti devono essere prelevati. Due identiche referenze non devono necessariamente trovare posto nello stesso punto: al momento della richiesta il braccio meccanico provvederà comunque a recuperarle, inviandole alla postazione che ne ha fatto richiesta.

Si tratta di macchine “pensanti”, in grado di ottimizzare continuamente e autonomamente la composizione dello stock. Il sistema, inoltre, è in grado di attribuire ai vari prodotti una distinzione, in funzione della velocità di rotazione, individuando la loro disposizione più appropriata. I tempi di allestimento di una richiesta effettuata da una postazione risultano molto contenuti. Un gruppo di presa impiega meno di dieci secondi nella fase di prelevamento del prodotto e, in caso di richiesta multipla di più farmaci, grazie a un sistema multi-picking, riesce a gestirne anche otto in un solo passaggio. Il processo di consegna al banco si avvale degli stessi mezzi di trasporto impiegati dal sistema di automazione a canali. Quando dalla postazione di vendita viene inviato un ordine che si interfaccia con il software dell’apparecchiatura, i bracci robotizzati si attivano per le operazioni di prelievo. Gli ordini vengono evasi ricetta per ricetta, o in altra modalità derivante dalla differente configurazione del robot. In ogni caso, si cerca di ottimizzare l’operazione di consegna e la massima efficienza.
Tutti i sistemi attualmente in commercio sono in grado, in base a un protocollo standard, di dialogare e interfacciarsi con i vari software gestionali presenti in farmacia. Sfruttando maggiormente l’altezza -la struttura può arrivare fino a 4 metri- questo sistema arriva a una capacità di stoccaggio vicina ai 4.000 pezzi per metro lineare. La superficie occupata da queste macchine risulta estremamente ridotta rispetto alla loro capacità contenitiva. In soli sei metri quadrati potrebbe essere ospitata una macchina in grado di sostituire anche una dozzina di cassettiere tradizionali.

L’impianto robotizzato ha la possibilità di fruire di una duplice possibilità di carico. La prima, di gran lunga la più diffusa -e anche la più pratica- è quella manuale.

La seconda modalità di carico prevede una sistemazione interamente automatica dei vari articoli che, consegnati dal grossista, vengono travasati, direttamente dalla cassa, alla rinfusa, in una tramoggia posta a lato alla struttura.